Gli alberi hanno un ruolo centrale nella tradizione giapponese. Il forte legame che li lega alla cultura nipponica ha origine nella religione shintoista, la più antica del paese. Secondo questo culto cosmico e animistico, gli alberi più anziani sarebbero abitati da spiriti. Si tratta dei "kodama", che conferiscono alla pianta ospitante una vera e propria personalità, ma anche una grande importanza, e hanno il compito di conservare l'equilibrio naturale. Nel Giappone pre-moderno, gli alberi più vecchi, segnalati da una corda sacra chiamata "shimenawa", erano trattati con grande rispetto e attenzione. Si credeva, infatti, che se qualcuno li avesse abbattuti, avrebbe dovuto fare i conti con l'ira degli spiriti. Inoltre, si riteneva che i boschi formati da questi antichi alberi sacri fossero un varco di accesso allo Yomi, il regno dei morti shintoista.
Nonostante questi elementi prettamente folkloristici abbiano perso rilevanza con il trascorrere del tempo, il popolo giapponese rispetta ancora molto gli alberi per la loro età e la loro resilienza, li omaggia spesso all'intero di santuari e parchi e trascorre del tempo in loro presenza per contrastare i disagi causati dallo stress della vita quotidiana.
Da questa cultura e dal suo rapporto con gli alberi, possiamo apprendere davvero molto. Di seguito, tre esempi di pratiche provenienti dal Giappone che rispettano il verde e ne traggono beneficio.
Yukitsuri
Lo yukitsuri è un'antica tecnica nata in Giappone per proteggere gli alberi dalle forti nevicate invernali grazie al sostegno di pali di bambù posti vicino al tronco e legati ai rami da numerose corde. L'obiettivo è impedire che le piante cedano sotto il peso della neve. Queste elaborate strutture non sono solo estremamente funzionali, ma anche esteticamente gradevoli. In inverno, nel giardino Kenrokuen di Kanazawa, creano un vero e proprio spettacolo di forme da ammirare a bocca aperta.
Daisugi
Il daisugi è una tecnica millenaria di selvicoltura utilizzata sugli alberi di Cryptomeria, ovvero i cedri rossi del Giappone, per ottenere legna senza danneggiare le foreste. Consiste nel far crescere sulla cima degli esemplari più robusti degli alberi più piccoli e leggeri, ma dal tronco alto e dritto, come una sorta di "grandi bonsai". In questo modo, è possibile soddisfare il bisogno di legname senza abbattere completamente gli alberi e quindi ottimizzandone le crescita e la produttività.
Shinrin yoku
Lo Shinrin yoku, tradotto letteralmente come "bagno nel bosco", è una pratica diffusasi in Giappone a partire dagli anni Ottanta. Si tratta di lunghe e ripetute passeggiate nei boschi che permettono di immergersi nella natura e migliorare la propria salute fisica e mentale. Il contatto con il verde abbassa la pressione sanguigna, riduce lo stress e i disturbi ad esso riconducibili e rinforza le difese del sistema immunitario.
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